Strategia di Business e Deception
La grandissima parte delle aziende che pianificano una seria strategia di business – e non sono molte – non prende mai in considerazione la deception come elemento di debolezza della propria strategia – perché si può essere ingannati dai propri concorrenti – o come opportunità per conseguire un vantaggio sul mercato. Il primo aspetto rinvia al problema della “vulnerabilità all'inganno” di molte aziende. Il secondo, invece, chiama in causa la insufficiente “immaginazione” e capacità analitica che spesso contraddistingue le strategie disegnate sulle lavagne. Questo aspetto è particolarmente delicato: una strategia è un piano d'azione finalizzato al conseguimento di un certo scopo, in un determinato spazio ed entro un tempo stabilito, e si basa su una certa analisi della realtà e su specifiche – ma spesso inespresse – convinzioni, su assunti non esplicitati, che talvolta sono assiomi, cioè verità date per certe e scontate, che risultano però fallaci e infondate quando si va a verificarne la consistenza. Il primo passo nel delineare una strategia è dunque la verifica di quanto sia affidabile l'analisi delle informazioni e dello svolgersi degli eventi che tale strategia sottende e valutare quali aspetti della nostra percezione della realtà ci influenzano maggiormente. Come diceva Sun Zi, bisogna insomma conoscere se stessi. Il secondo passo è legato al fatto che la competizione sul mercato non è semplicemente un confronto con i possibili acquirenti del nostro prodotto o servizio, ma anche una competizione con i nostri concorrenti. È quindi necessario conoscere i propri avversari – e i propri alleati – in modo da poter elaborare un piano solido e privo di pericolose illusioni e analisi scorrette.
Il passo successivo è quello di sviluppare un'idea semplice di come conseguire il proprio scopo, e di immaginare un piano di attuazione di questa idea attraverso la concatenazione di un numero contenuto di stratagemmi. Inoltre, è opportuno immaginare alcune possibili opzioni per “coprire” il piano così congegnato agli occhi e alle indagini dei propri avversari. Un elemento centrale è rappresentato dalla flessibilità di questo nostro piano, cioè alla possibilità di adattarlo rapidamente all'evolversi della situazione. Per ottenere ciò non è solo indispensabile avere un piano B (e un piano C, D ed E), ma è soprattutto necessario essere mentalmente addestrati e disponibili ad adattarsi alle circostanze, pur tenendo fermo lo scopo che si persegue.
Daniele Zotti